Con Antonio Fontanella, sindaco di Amatrice, il comune più distrutto dal terremoto del 2016, che lì causò oltre 200 vittime, “se ne va oggi uno dei grandi protagonisti di una ricostruzione molto complessa e sfibrante, alla quale ha sempre dedicato tutte le sue energie. Avevamo appena definito insieme alla Regione e ai cittadini, in una lunga e partecipata riunione di qualche giorno fa, i contenuti del Programma straordinario per la rinascita della città”. Così Giovanni Legnini, Commissario straordinario ricostruzione sisma 2016, ricorda Antonio Fontanella, sindaco di Amatrice, morto oggi a Roma, al Policlinico Gemelli, dove era ricoverato da qualche giorno. “Antonio, con il quale dall’inizio si è stabilito un rapporto di stima, collaborazione e poi di amicizia, già immaginava insieme a tutti noi l’imminente apertura dei cantieri nel centro storico. Sarà così sindaco – aggiunge Legnini -. Grazie per il tuo impegno, che sia di esempio a tutti gli amministratori di queste terre martoriate. Alla sua famiglia, all’amministrazione comunale e ai cittadini di Amatrice rivolgo, a nome mio e di tutti i componenti della struttura commissariale, i più sentiti sentimenti di profondo cordoglio”.