Garantire la sicurezza dei bambini e di tutti coloro che risiedono nel campo di Al-Hol, in Siria. È l’appello rivolto oggi dall’Unicef che – spiega Bo Viktor Nylund, rappresentante nel Paese – “ha ricevuto la notizia dell’uccisione di un ragazzo di 15 anni nel campo di Al-Hol in un atto di violenza, l’altro ieri. Due settimane fa, un altro ragazzo di 16 anni è stato ucciso”. “Le condizioni di sicurezza nel campo sono allarmanti”, denuncia Nylund, aggiungendo che “sono stati segnalati 40 adulti uccisi e 2 bambini, dall’inizio dell’anno, 16 soltanto nel mese di marzo”. “Circa 40.000 bambini siriani e stranieri vivono nel campo di Al-Hol”, prosegue il rappresentante dell’Unicef che “chiede a tutte le autorità responsabili del campo di garantire la sicurezza dei bambini e di tutti coloro che risiedono nel campo”. Secondo Nylund, “questo recente incremento delle violenze sottolinea l’urgente bisogno di una soluzione di più lungo periodo per i bambini ad Al-Hol. I bambini siriani dovrebbero essere reintegrati in sicurezza nelle loro comunità locali e i bambini stranieri dovrebbero essere rimpatriati nei loro Paesi di origine in modo sicuro e dignitoso”.