Quest’anno le vacanze di primavera per gli alunni della Romania includeranno non solo le feste pasquali della Chiesa ortodossa, come al solito, ma anche quelle della Chiesa cattolica: lo ha annunciato il ministro romeno per l’istruzione Sorin Cîmpeanu. Dunque, le vacanze di Pasqua inizieranno il 2 aprile e finiranno il 4 maggio. Sono due settimane in più, che il ministero ha spostato dalle vacanze estive in primavera, una differenza che farà chiudere l’anno scolastico più tardi rispetto al calendario scolastico abituale. Anche alcuni esami finali saranno posticipati. La decisione del Governo romeno è una soluzione di compromesso, per evitare una nuova chiusura delle scuole, vista la curva in salita dei contagi con il coronavirus che si sta diffondendo nel Paese. “Ad oggi, ci sono 192 alunni contagiati e 115 dipendenti scolastici. Evidentemente è una crescita rispetto al periodo precedente”, ha dichiarato il ministro romeno per l’istruzione in una conferenza stampa. Cîmpeanu ha anche aggiunto che la diminuzione della mobilità nel mese di aprile, grazie al prolungarsi delle vacanze di primavera, “ridurrà in modo significativo il pericolo del contagio e lascerà abbastanza tempo per la campagna di vaccinazione, che prosegue bene”.
Quest’anno, a causa della modalità diversa di calcolo della data di Pasqua, c’è una differenza di un mese tra la Pasqua romano-cattolica e quella ortodossa. Le chiese orientali, come la Chiesa ortodossa romena e la Chiesa greco-cattolica, usano il calendario giuliano, e dunque celebreranno la Pasqua il 2 maggio. La Chiesa romano-cattolica e le Chiese protestanti usano il calendario gregoriano, è faranno la Pasqua un mese prima, il 4 aprile. Questo è un anno scolastico sofferto, per gli alunni e gli insegnanti romeni: le vacanze di primavera prolungate arrivano a soli due mesi dal ritorno in aula, dopo tre mesi di didattica a distanza.