“Anche il vostro Ordine ha detto il suo ‘sì’ a Dio, e la vostra presenza centenaria in questa città è essa stessa testimonianza della fede del vostro fondatore, san Domenico, il quale in persona inviò da Bologna alcuni frati perché a Firenze predicassero le parole del Vangelo”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nell’omelia della messa di apertura del Giubileo per gli 800 anni di presenza dei Domenicani a Santa Maria Novella a Firenze. “La Chiesa – e la Chiesa italiana, in particolare – vi è molto grata per quanto avete fatto e fate per l’annuncio della Parola di Dio, lo studio della Sacra Scrittura (penso all’importante École Biblique di Gerusalemme), e la ricerca teologica”, ha aggiungo: “Lo stesso vostro convento di Santa Maria Novella è stato importantissimo per gli studi teologici, al punto che ospitò uno Studium generale, una vera e propria università, e una preziosa biblioteca”. “Il pensiero dell’Umanesimo cristiano e di Firenze – città che, come sapete, è a me molto cara – mi permette di tornare al 2015, a quando è stato celebrato nel capoluogo toscano il quinto Convegno ecclesiale nazionale, intitolato ‘In Gesù Cristo un nuovo umanesimo’. È da questa basilica – ha concluso il card. Bassetti -, come anche da altre tre basiliche della città (Santa Croce, Santo Spirito, Santissima Annunziata), che il 9 novembre prese l’avvio quell’importante evento sinodale al quale il Santo Padre ci ha chiesto di ritornare idealmente”.