“Mentre Unione europea e Regno Unito continuano a discutere sulle forniture dei vaccini anti Covid e sulle regole relative all’export, i monopoli delle aziende sui brevetti e la mancata condivisione della tecnologia sono la vera causa dell’attuale insufficienza di dosi”. È l’allarme lanciato da Oxfam ed Emergency, membri della People’s Vaccine Alliance in vista del Consiglio Ue di oggi, che ha al centro della discussione la strategia della campagna vaccinale a livello europeo nei prossimi mesi.
Le ong si riferiscono soprattutto ai Paesi a basso reddito che “allo stato attuale saranno in grado di vaccinare solo il 3% della popolazione entro metà anno e il 20% entro la fine del 2021”. Di qui la richiesta ai leader europei di “agire immediatamente per sospendere i monopoli farmaceutici, che limitano artificialmente la disponibilità di dosi e impediscono ad altre aziende in tutto il mondo di unirsi allo sforzo produttivo, mettendo così in pericolo innumerevoli vite e lasciando alle varianti del virus il tempo di moltiplicarsi, con il rischio di vanificare l’efficacia degli attuali vaccini”. Sara Albiani, responsabile salute globale di Oxfam Italia, e Rossella Miccio, presidente di Emergency, evidenziano che “l’Italia, come attore fondamentale negli equilibri europei, terza maggiore economia nell’Ue e presidente di turno del G20, può giocare un ruolo determinante nell’individuare strade politiche coraggiose per uscire dalla situazione attuale di scarsità e accesso ineguale ai vaccini e far finalmente prevalere i bisogni di salute delle persone sugli interessi delle aziende farmaceutiche”.