Il Brasile ha superato ieri i 300mila morti per Covid-19. Il numero complessivo dei decessi è di 300.685, a fronte di 12 milioni e 220.011 contagi accertati, secondo i dati del ministero della Salute. Anche ieri si sono superati i 2mila morti nelle 24 ore, ma in questo senso il giorno peggiore era stato martedì, con oltre 3.200 decessi, il numero più alto dall’inizio del contagio. “Le prossime settimane saranno molto difficili – ha detto agli organi di stampa brasiliani l’ex ministro della Salute Nelson Teich, che aveva lasciato lo scorso anno l’incarico per contrasti con il presidente Bolsonaro – e il nostro programma di vaccinazioni è lento”. A essere colpito dalla variante brasiliana è tutto il Paese, ma soprattutto il Sudest (a partire da Rio de Janeiro e San Paolo) e dagli Stati del Sud. Anche la Chiesa sta pagando un duro prezzo. Ieri, nel solo Stato del Paraná, sono morti 4 sacerdoti, tra cui padre Sergio Meschini, dell’arcidiocesi di Maringá, appena trentasettenne, e padre Adriano Francisco Ferreira, della diocesi di Apuracana, quarantunenne.
Il presidente Jair Bolsonaro, finora criticatissimo per la gestione della pandemia e ora pressato per il ritorno sulla scena politica dell’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva, scagionato dalle accuse di corruzione, ha promesso un maggior coordinamento con i governatori per contrastare la diffusione del contagio.