Un piano d’azione per lo sviluppo della produzione biologica: questa la proposta della Commissione europea oggi per fare sì che entro il 2030 il 25% dei terreni agricoli sia destinato all’agricoltura biologica. Attualmente è circa l’8,5% ad essere coltivato con metodi biologici. Numerose e importanti le ricadute benefiche dell’agricoltura biologica, spiega una nota, su campi che “hanno circa il 30% in più di biodiversità”, animali per il “livello più elevato di benessere e meno antibiotici”, sui redditi degli agricoltori “più elevati e resilienti” e sui consumatori. Per sostenere lo sviluppo di questo settore, il piano d’azione propone 23 azioni strutturate attorno a 3 assi: dare impulso ai consumi, aumentare la produzione e migliorare ulteriormente la sostenibilità del settore. Ogni Stato Ue dovrà però elaborare piani d’azione nazionali, integrandoli alla Pac, per aumentare la quota di terreni ad agricoltura biologica che oggi oscilla tra lo 0,5% a più del 25%. Effetto trainante della domanda, i fondi Pac, ma anche sensibilizzazione, condivisione delle migliori pratiche, certificazioni, trasparenza del mercato sono tutti elementi che accompagneranno lo sforzo di conversione. È previsto anche un appuntamento annuale con la “giornata della produzione biologica” e riconoscimenti per le eccellenze in tutte le fasi della catena produttiva.