(da New York) “Sono profondamente addolorato per la tragica e improvvisa morte di 10 persone durante la sparatoria a King Soopers a Boulder. Ho pregato per tutti coloro che sono stati colpiti da questo insensato atto di violenza”. Esordisce con queste parole l’arcivescovo di Denver, Samuel J. Aquila, di fronte alla tragedia che ha colpito la sua comunità due giorni fa. La settima in una settimana in tutti gli Stati Uniti. “Anche se non sappiamo ancora cosa abbia portato a questo terribile evento, incidenti come questo sono diventati troppo comuni nel nostro Paese e nel nostro Stato”, continua l’arcivescovo nella sua dichiarazione, insistendo nel lavorare per “una più profonda conversione dei cuori” che consenta di “amare Dio e il prossimo, rafforzando il tessuto sociale e prevenendo atti di violenza insensati come questo”.
Mons. Aquila riserva un particolare ricordo all’agente Erin Talley, cattolico, “uomo dalla fede forte, padre amorevole di sette figli”. Racconta che pur non essendo un parrocchiano della chiesa di fronte al luogo della sparatoria, l’agente si fermava regolarmente per una visita. La parrocchia è intitolata a san Martino de Porres ed è a lui che il vescovo affida la comunità, ancora in attesa degli sviluppi delle indagini. Oggi, alle 17 ora locale, la parrocchia ospiterà una veglia di preghiera per le vittime. Ieri il presidente americano Joe Biden ha sollecitato il Congresso ad approvare una legge che metta al bando le armi d’assalto e applichi misure stringenti sul background degli acquirenti di armi, soprattutto da riviste e privati.