È partito il corso di formazione per promotori sociali, promosso dal Patronato e dalle Acli di Roma aps al fine di formare 40 volontari che potranno poi assistere chi ha bisogno nell’esigibilità dei diritti. Una figura, quella del promotore sociale, riconosciuta dal ministero del Lavoro e che caratterizza in maniera distintiva il Patronato Acli come forma speciale di volontariato con caratteristiche specifiche che vanno dalle conoscenze e competenze specialistiche alla capacità di accoglienza, ascolto e cura.
In questo periodo di pandemia, oltre al sostegno concreto ai bisogni emergenti, le Acli di Roma hanno svolto un’importante attività di ascolto del territorio con oltre 500mila persone accolte telefonicamente attraverso il servizio di Segretariato sociale e gli sportelli di Caf e Patronato, ma è emersa la grande necessità di andare oltre. I 40 volontari che parteciperanno al corso – interamente online – verranno formati dagli esperti provenienti dal Patronato e da tutto il Sistema Acli di Roma e saranno poi attivi sul territorio della Capitale, in particolare nelle zone più periferiche e di provincia.
“Tante persone in difficoltà, confrontandosi con i nostri esperti, hanno scoperto di avere diritto ad agevolazioni o a sostegni di cui non erano a conoscenza e che spesso hanno cambiato le loro vite. I 40 promotori sociali che usciranno da questo corso andranno fin da subito a supporto della popolazione, sperando di riuscire a supportare sempre più persone che, anche a causa della pandemia, stanno attraversando momenti di estrema difficoltà e fragilità”, dichiara Lidia Borzì, presidente Acli Roma e provincia. “Ci aiuteranno a portare la nostra competenza e capacità di accoglienza e sostegno proprio nelle periferie geografiche ed esistenziali della città”, concludono Antonio De Francesco e Paolo Fiumana, rispettivamente vicepresidente e direttore del Patronato Acli di Roma.