A 10 anni dall’avvio di un “percorso di rinnovamento” seguito allo scandalo per abusi che ha visto coinvolto il loro fondatore, padre Marcial Maciel Degollado, i Legionari di Cristo compiono un ulteriore passo “nel cammino di richiesta di perdono e di attivazione di numerose iniziative volte a tutelare i minori e gli adulti vulnerabili”. Il tutto il mondo, infatti, viene diffusa la Relazione annuale 2020 “Fare verità, fare giustizia, sanare” nella quale vengono spiegate le ragioni per cui i Legionari di Cristo hanno deciso di pubblicare i nomi dei sacerdoti della Congregazione che hanno commesso abusi su minori negli ultimi 70 anni. Il documento aggiorna le statistiche sui casi di abuso nel periodo 1941-2020 tenendo conto degli “avanzamenti dei casi nei tribunali civili o ecclesiastici” oltreché di “informazioni ricevute successivamente” alla Relazione 1941-2019. Ad oggi, il numero totale di sacerdoti Legionari di Cristo di cui si sa che hanno commesso abuso sessuale contro un minore è di 27. “Questo numero – viene spiegato – rappresenta il 2% dei 1.380 Legionari di Cristo che sono stati ordinati sacerdoti in tutta la storia della Congregazione”. Sono invece circa 170 i minori (inclusi i circa 60 conosciuti di quelli abusati da padre Maciel) dei quali i Legionari di Cristo sanno essere stati vittime degli abusi sessuali commessi dai 27 sacerdoti. Per la maggioranza, si tratta di adolescenti maschi, con età compresa tra 11 e 16 anni. Per circa 50 di queste vittime di sacerdoti della Congregazione, si è portato avanti “un percorso di riparazione e riconciliazione, con la volontà di aprire lo stesso percorso a tutte le vittime che lo desiderino”. Al momento, si legge nella Relazione, “la Congregazione non ha ricevuto nessuna denuncia, contro membri sacerdoti per presunti abusi sessuali di minori, successiva al 2016”. Riguardo ai 74 Legionari individuati nella Relazione 1941-2019 che avrebbero commesso abusi mentre erano novizi o religiosi in formazione, 60 (l’81,08 %) non sono arrivati all’ordinazione sacerdotale nella Congregazione. Nel corso del 2020, sono stati ulteriormente studiati i 14 casi che sono arrivati al sacerdozio. Per quanto riguarda la situazione italiana, la Relazione non introduce novità rispetto ai casi – già noti da anni – che hanno visto coinvolti padre Marcial Maciel Degollado e il messicano Vladimir Reséndiz Gutiérrez. Ciononostante, si legge in una nota, “noi, Legionari di Cristo del Territorio d’Italia, soffriamo con tutta la Congregazione per il dolore e lo scandalo che alcuni suoi membri hanno provocato nel tempo a chi ha subito un abuso, alla sua famiglia, alla Chiesa tutta. Ci sentiamo impegnati nel cammino di richiesta di perdono e di attivazione di numerose iniziative volte a tutelare i minori e gli adulti vulnerabili”.