Stando al report sui vaccini anti Covid-19, in Italia sono 7.841.399 le somministrazioni eseguite. Dai dati, aggiornati a questa mattina, emerge che sono 2.489.051 le persone a cui sono state somministrate la prima e la seconda dose di vaccino necessarie per la immunizzazione.
In totale sono 4.736.538 le somministrazioni a donne e 3.104.861 quelle a uomini. Se si considerano le categorie, sono 2.862.218 le somministrazioni tra gli operatori sanitari e socio-sanitari, 1.292.155 tra il personale non sanitario, 512.073 tra gli ospiti di strutture residenziali, 2.250.568 tra gli over 80, 199.585 tra gli appartenenti alle Forze armate e 724.800 tra il personale scolastico. La fascia d’età che vede più persone sottoposte a somministrazione è quella tra gli 80-89 anni (2.122.823 somministrazioni) seguita da quella dei 50-59 (1.435.448); complessivamente le somministrazioni agli over 60 sono 3.880.933.
Rispetto alle 9.577.500 dosi finora disponibili in tutta Italia (6.610.500 di Pfizer/BioNTech, 2.474.000 di AstraZeneca e 493.000 di Moderna), ne sono state inoculate l’81,9%. La Valle d’Aosta presenta il maggior rapporto tra somministrazioni e dosi fin qui consegnate con il 91,2%. Seguono P.A. di Bolzano (90%) e Campania (86,7%). La Regione che ha fatto registrare il numero maggiore di somministrazioni (1.231.413) in termini assoluti è la Lombardia, davanti a Lazio (798.441) e Emilia-Romagna (677.041).
Per quanto riguarda le somministrazioni effettuate, in tutto il mese di gennaio sono state in totale 1.967.201 a fronte di 2.351.634 effettuate a febbraio. Nel mese di marzo – secondo i dati disponibili al momento – sono state 3.483.005 le somministrazioni totali che hanno riguardato 2.403.455 prime dosi e 1.079.550 seconde dosi. Nonostante la sospensione e i conseguenti piccoli e grandi disguidi, nell’ultima settimana sono state effettuate 1.075.411 somministrazioni (598.805 di prime dosi e 476.606 di seconde dosi).