Save the Children è profondamente preoccupata per un incendio che sta devastando diversi campi profughi densamente popolati nell’area di Cox’s Bazar, in Bangladesh, che ospita oltre 800.000 Rohingya. Non si sa ancora esattamente quante persone siano rimaste coinvolte nell’incendio, che si sta diffondendo rapidamente, ma sappiamo che oltre 80.000 persone vivono negli insediamenti colpiti.
“Il fuoco si è diffuso così velocemente che prima di capire cosa fosse successo, ha raggiunto la nostra casa. La gente urlava e correva qua e là. Anche i bambini correvano piangendo, cercando la loro famiglia. È l’incidente più orribile a cui ho assistito di recente”, ha commentato Tayeba Begum, una volontaria di Save the Children che ha assistito all’incendio.
“Questo è il secondo grande incendio che divampa nei campi quest’ann ed è il più grande finora. È un altro drammatico colpo per i rifugiati Rohingya che vivono qui, solo un paio di giorni fa abbiamo perso una delle nostre strutture sanitarie in un altro incendio. I rischi di incendi in queste aree estremamente popolate e confinate sono enormi. Siamo inoltre preoccupati per l’impatto che questo evento avrà sui bambini: quelli che avranno perso le loro case, i centri di apprendimento e gli spazi a misura di bambino nell’incendio. Le conseguenze sulla salute mentale di chi vive un evento così traumatico possono essere molto gravi. Siamo sul campo a sostenere i rifugiati in difficoltà e valuteremo quali ulteriori aiuti sono necessari nelle prossime ore e giorni”, ha commentato Onno Van Manen, direttore di Save the Children in Bangladesh.
In collaborazione con il governo e altri attori, Save the Children sta fornendo ai bambini colpiti e alle loro famiglie rifugi temporanei sicuri e sta lavorando per aiutare i bambini separati dai loro genitori. L’organizzazione ha programmi in corso in materia di salute, nutrizione, assistenza alimentare, protezione dei bambini, sostegno alla salute mentale e istruzione, nel paese, sostenendo sia i rifugiati che le comunità ospitanti.