La diocesi di Genova vivrà domani la Giornata diocesana della solidarietà. Come spiega la Caritas diocesana in una nota, “le comunità parrocchiali sono invitate a riflettere sul significato della carità, che non è elemosina ma coinvolgimento costante, personale e comunitario, assieme ai poveri”. Inoltre, “la Giornata è anche l’occasione per sostenere materialmente l’opera dei 34 Centri di ascolto vicariali della diocesi, con una condivisione in tutte le parrocchie”. L’attività dei Centri di ascolto non è mai venuta a mancare nonostante tutte le difficoltà imposte dalla pandemia tanto che, da marzo 2020 ad oggi, “sono circa 2.500 le persone che hanno chiesto aiuto a causa della pandemia. Di queste oltre la metà non era mai venuta in contatto, in precedenza, con enti di solidarietà”. Purtroppo, spiegano i responsabili della Caritas, “il numero delle persone mai conosciute” prima “sta crescendo di settimana in settimana” mentre “per alcuni si tratta di ricaduta”. Soggetti, questi ultimi, “già sostenuti in passato”, che “da tempo non chiedevano più aiuto e con la pandemia si sono ritrovati in situazione di forte disagio”. Durante il lockdown sono stati distribuiti 70.000 euro in buoni alimentari. Inoltre, si stima che i centri di distribuzione parrocchiali abbiano erogato oltre 180.000 pacchi viveri, a cui va aggiunto almeno un centinaio di distribuzioni spontanee diffuse sul territorio, ad opera di parrocchie, associazioni, supermercati. Tra i vari progetti messi in campi, risalta il Progetto Tobia promosso nei mesi più duri della pandemia da Caritas diocesana e Centri di ascolto. Grazie a questa iniziativa, si legge nella nota, “sono state aiutate, ad oggi, 229 famiglie, pari a 682 persone, di cui 260 minori per un ammontare complessivo di oltre 222.000 euro”.