Ai consueti giocattoli, abiti o materiale elettrico, ora si aggiungono mascherine e disinfettanti anti Covid. Il mercato dei prodotti non alimentari pericolosi si allarga, come testimonia la relazione annuale sul Safety Gate, il sistema Ue di allerta rapido che contribuisce a eliminare dal mercato i prodotti dannosi alle persone. Dalla relazione risulta che “il numero di interventi delle autorità in seguito ad allerta cresce ogni anno, con una punta di 5.377 nel 2020 rispetto ai 4.477 nel 2019”. Il 9% degli allerta lanciati nel 2020 “riguarda prodotti connessi al Covid, perlopiù mascherine di protezione non adatte allo scopo”. Altri esempi di prodotti pericolosi segnalati sul Safety Gate sono i disinfettanti contenenti sostanze chimiche tossiche, “come il metanolo che può causare cecità o persino la morte in caso di ingestione, o sanitizzanti Uv che hanno esposto gli utilizzatori a forti radiazioni causando irritazioni cutanee”. Didier Reynders, commissario per la giustizia, ha dichiarato: “Il Safety Gate ha dimostrato di essere a prova di crisi. Durante la pandemia ha contribuito alla protezione dei consumatori affermandosi come strumento fondamentale per diffondere in modo efficiente e rapido le informazioni sui prodotti pericolosi (mascherine pericolose, disinfettanti tossici) e farli ritirare dal mercato”.