Marzo è il mese delle donne della storia (Women’s history month), tempo per riconoscere, commemorare, celebrare “il ruolo vitale delle donne nella storia americana”. Ma “non ci si deve fermare a un mese e a un Paese”, dice in un video l’arcivescovo ortodosso in America Elpidophoros (Patriarcato ecumenico). La risposta di una donna, celebrata il 25 marzo con la festa dell’annunciazione, “ha aperto le porte dei cieli a ogni essere umano. Una donna ha cambiato il corso della storia”. E quindi, continua l’arcivescovo, in “riconoscenza per il contributo di ogni donna ogni giorno per il bene del nostro mondo, fermiamoci a educarci sul dono unico che sono le donne”. Guardando alle donne nella Chiesa Elpidophoros poi dice: “Le donne non si risparmiano nemmeno nella Chiesa”. “Si adattano, sono piene di risorse, resilienti, determinate” e, “in quanto madri sorelle e figlie, hanno ruoli di leader, nutrono e sono team builder”. Sempre le donne, “spina dorsale delle nostre comunità, meritano molto più credito di quanto ricevono”. E “senza donne, le nostre parrocchie sarebbero morte”. Da qui l’incoraggiamento alle donne “della nostra arcidiocesi e a tutte le donne ortodosse nel mondo a coinvolgersi di più, assumendo ruoli di responsabilità e leadership nella nostra Chiesa”. A tutti l’invito a “coltivare e sviluppare un più grande apprezzamento e comprensione del ruolo delle donne e ad espandere anche nella Chiesa una visione per il loro contributo vitale e necessario”. La conclusione: “Alle donne della nostra Chiesa dico: abbiamo bisogno di voi, per la Chiesa oggi e per il futuro della nostra Chiesa”.