R. D. Congo: i vescovi, “spregevole assassinio” dell’ambasciatore. “La situazione della sicurezza resta pericolosa”

“La situazione della sicurezza nel nostro Paese, soprattutto nella parte orientale resta pericolosa e aggravata dalla presenza di gruppi armati che l’esercito nazionale, sostenuto dalla Monusco”, la Missione delle Nazioni Unite nella RD. Congo, “non è ancora in grado di sradicare”: lo affermano i vescovi della Conferenza episcopale nazionale del Congo (Cenco), in un messaggio pubblicato al termine della riunione del consiglio permanente che si è svolto dal 22 al 25 febbraio a Kinshasa ma diffuso ieri. I vescovi hanno ricordato nella nota l’omicidio dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo, uccisi la settimana scorsa nel Nord Kivu in uno scontro a fuoco dopo un attacco da parte di un gruppo armato. “Siamo profondamente rattristati dalle informazioni ricevute e dal divario tra le promesse fatte e la realtà sul campo vissuta dalle popolazioni di questi Paesi colpiti dai gruppi armati”, scrivono in una lunga nota firmata da diciannove vescovi, dopo una missione congiunta della Cenco e dell’Aseac (Associazione delle Conferenze episcopali dell’Africa centrale) in quelle zone, nelle diocesi di Butembo-Beni nel Nord Kivu e di Bunia nell’Ituri, dove si sono confrontati con la drammatica situazione degli sfollati. Sono pronti ad esprimersi in maniera ancora più specifica sulla questione. “I massacri di popolazioni, i rapimenti e lo sfollamento di persone, nel Nord Kivu e nell’Ituri, e ultimamente lo spregevole assassinio dell’Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Democratica del Congo con la sua guardia del corpo e l’autista, lo dimostrano a sufficienza”. I vescovi esprimono le loro condoglianze allo Stato italiano e ai familiari delle vittime e condannano poi la “repressione degli attivisti per i diritti umani, gli attacchi contro i civili da parte di gruppi armati o forze governative, gli impedimenti alla libertà di espressione e di manifestazione”. Stasera nella capitale sarà celebrata una messa in suffragio dell’ambasciatore e delle altre due vittime nella cattedrale di Notre-Dame du Congo, celebrata dal cardinale Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa.

 

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