“Proteggere i bambini e contrastare gli abusi sessuali online è una delle principali priorità per la Commissione europea”. Così una portavoce della Commissione Ue rispondendo a una domanda del Sir sull’impatto per la lotta contro gli abusi sui minori delle regole adottate lo scorso dicembre per il codice sull’E-privacy, per le comunicazioni elettroniche. “Il 10 settembre 2020 la Commissione ha proposto una legislazione provvisoria per garantire che i fornitori di servizi di comunicazione online, come webmail o servizi di messaggistica, possano continuare ad attuare le loro misure volontarie per rilevare e segnalare abusi sessuali su minori online e per rimuovere materiale pedopornografico, anche dopo il 21 dicembre 2020”, chiarisce l’esecutivo europeo rispondendo così alle critiche, sollevate dalla stampa, che sostengono che i divieti ai filtri come antigrooming e photoDna impedirebbero di monitorare gli abusi online. Bruxelles ribadisce che “sono in corso negoziati su questa proposta con il Parlamento europeo e il Consiglio”. Durante i triloghi, che si sono svolti il 17 dicembre 2020 e il 23 febbraio 2021, i colegislatori hanno sottolineato “l’importanza vitale di proteggere i bambini e contrastare gli abusi sessuali sui minori online” rende noto la Commissione. “Sono stati compiuti buoni progressi in un’atmosfera costruttiva. Stiamo lavorando a stretto contatto con il Parlamento europeo e il Consiglio per raggiungere un accordo il prima possibile”, afferma la portavoce. Rispetto al calo delle segnalazioni di abusi sessuali su minori online, che si sarebbe registrato da quando sono state adottate le nuove regole sull’e-privacy, la Commissione commenta: “Le segnalazioni sono fondamentali per salvare i bambini da abusi in corso. Un calo delle segnalazioni – ha aggiunto la portavoce – significa che i bambini continueranno a soffrire senza essere notati”.
Per l’esecutivo Ue “è fondamentale raggiungere con urgenza un accordo sul regolamento provvisorio” per garantire che i fornitori di servizi di comunicazione online “possano riprendere le loro iniziative volontarie per rilevare e segnalare abusi”. Infine, la Commissione anticipa al Sir che proporrà una nuova normativa per contrastare l’abuso sessuale sui bambini, come annunciato nella strategia sulla lotta all’abuso sessuale sui minori, presentata nel luglio 2020 e nel programma di lavoro della Commissione per il 2021. Queste norme dovranno “sostituire la legislazione provvisoria” specifica la portavoce.