“La prossima Pasqua non sarà la stessa umiliata e dimessa del 2020”. Ne è convinto il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, che al Sir parla delle prossime festività pasquali. Il successo della campagna vaccinale israeliana e l’introduzione del passaporto vaccinale dovrebbe facilitare anche i luoghi di culto, sebbene le autorità sanitarie non escludano possibili restrizioni in concomitanza con Pesach, la Pasqua ebraica (28 marzo-4 aprile), e con quella cattolica (4 aprile). “Già adesso stiamo celebrando i nostri riti quaresimali in maniera ‘quasi’ normale, senza particolari restrizioni, ma sempre mettendo in pratica tutte le precauzioni anti-Covid, come l’igienizzazione delle mani, il distanziamento e soprattutto l’uso della mascherina. Raccomandazione – rimarca padre Patton – che facciamo ai fedeli che partecipano in numero ogni volta crescente, ai riti come la Via Crucis, le veglie del sabato notte al Santo Sepolcro e le peregrinazioni. Se consideriamo l’andamento molto positivo del piano di vaccinazione nazionale è lecito pensare che per fine mese le restrizioni potrebbero essere ulteriormente allentate”. La speranza non taciuta del Custode è “celebrare la Settimana Santa nel modo più degno possibile. Senza le folle – è chiaro – vista l’assenza dei pellegrini, ma certamente non in quella maniera dimessa e umiliata dello scorso anno”. Quindi “la Domenica delle Palme faremo la processione da Betfage a Gerusalemme, con una sosta al Dominus Flevit come l’anno scorso quando ci fermammo a pregare per Gerusalemme. Il Patriarca latino, Pierbattista Pizzaballa darà la benedizione alla città dove entreremo passando dalla porta dei Leoni. Il Triduo pasquale si celebrerà in forma abbastanza normale al Santo Sepolcro, cosi come tutte le altre celebrazioni della Settimana Santa, al Getsemani e al Cenacolo”. “Poter celebrare in forma sostanzialmente normale è per noi motivo di grande gioia e di consolazione” sottolinea il Custode che non dimentica “la Pasqua dello scorso anno quando eravamo vigilati dall’esercito e dalla Polizia, assediati dai fotografi”. “Quest’anno entreremo nel Sepolcro e nei Luoghi Santi, seppur con tutte le precauzioni del caso, e manderemo a tutti un messaggio di rinascita”. “Da Gerusalemme – conclude – giunga un segnale forte di speranza cristiana al mondo intero. Sarà importante tornare ad agitare le palme e a gridare ‘Osanna, benedetto Colui che viene nel nome del Signore”.