“L’obiettivo di quest’anno è che ogni credente, seguendo l’esempio di san Giuseppe, rafforzi quotidianamente la propria fede per fare pienamente la volontà di Dio”. Sono i vescovi lituani che in una lettera ai fedeli sollecitano a “onorare e ripensare la persona di San Giuseppe” e la sua vicenda, per rintracciare “la rivelazione nei colpi di scena e svolte della storia e nella coscienza del popolo di Dio”. I vescovi propongono anche a tutti gli uomini cattolici lituani un giorno di preghiera, di partecipazione ai sacramenti e di digiuno per mercoledì 24 marzo: sarà un tempo “per mettersi davanti a Dio e scoprire la realtà delle nostre esperienze, della vita quotidiana, delle intuizioni, dei bisogni”, ma sarà anche una “coraggiosa testimonianza” della propria vita spirituale di fronte alla famiglia. Spiegano i vescovi: “Un uomo che prega è una vera immagine della mascolinità per il figlio, si prende cura delle persone a lui affidate e si assume la responsabilità di fare la volontà di Dio nella vita quotidiana”. Oggi “nella persona di un uomo il mondo vede spesso un aggressore, un despota, un detentore di potere, un padre di famiglia irresponsabile”, scrivono ancora i vescovi. Per questo c’è bisogno oggi di “uomini di preghiera, di profonda vita spirituale, che contemplino in silenzio le attività e i compiti loro affidati, membri attivi e consapevoli della Chiesa”. Questo è ciò che l’esempio di Giuseppe “incoraggia” a fare.