San Giuseppe: mons. Schillaci (Lamezia Terme), “impariamo da san Giuseppe, custode del Bambino Gesù, a custodirci gli uni con gli altri”

Sono iniziate alla casa di riposo “Tamburelli” a Lamezia Terme le celebrazioni per la solennità di San Giuseppe presiedute dal vescovo, mons. Giuseppe Schillaci. A riportarlo una nota stampa della diocesi lametina. Il vescovo ha presieduto l’Eucaristia con gli anziani che vivono nella casa francescana esortandoli a guardare allo Sposo di Maria come “uomo giusto e uomo del fare, che ha ascoltato la Parola e l’ha messa in pratica”. Il presule ha evidenziato “questa casa è un segno concreto, dove ci si prende cura degli altri. Giuseppe è un uomo che non ha bisogno di parole, ma è l’ uomo dei gesti concreti”. “In lui – prosegue il presule – vediamo l’uomo in tutta la sua capacità di realizzare un progetto di vita. È un sognatore, Dio a parla lui nel sogno; tutti noi, come ci esorta Papa Francesco, dobbiamo recuperare la capacità di sognare”. Mons. Schillaci ha sottolineato che “come discepoli di Gesù, siamo chiamati ad amare come Giuseppe: di un amore puro, casto, un amore che non pensa a se stesso, che non vuole possedere l’altro ma vuole che l’altro si realizzi pienamente”. Da qui l’esortazione: “Impariamo da san Giuseppe, custode del Bambino Gesù, a custodirci gli uni con gli altri, a costruire una società, una Lamezia capace di prendersi cura attraverso un’attenzione concreta all’umanità”.

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