Quaresima: Perugia, veglia di preghiera con i giovani. Card. Bassetti, “la vostra vita non è vana”

“Cari giovani, in un tempo che così grandemente ci mette alla prova, costringendoci all’isolamento, alla chiusura, talvolta alla solitudine forzata, il rischio che brutti pensieri affollino la nostra mente, cercando di convincerci che la nostra vita è inutile, è vana, è impalpabile e senza significato, che la nostra vita sia solo un’ombra, è un rischio concreto e molto pericoloso”. Lo ha detto l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il card. Gualtiero Bassetti, nel suo messaggio-riflessione per la tradizionale veglia di preghiera quaresimale con i giovani, ieri sera, in ciascuna delle sette zone pastorali a seguito della pandemia. Il tema della veglia, “Io sono solo un’ombra…”, ha preso lo spunto dalla lettera apostolica di Papa Francesco “Patris Corde”, con cui ha indetto l’“anno speciale” dedicato a san Giuseppe in occasione del 150° anniversario della dichiarazione, da parte del beato Pio IX, del padre putativo di Gesù a patrono della Chiesa cattolica.
Il card. Bassetti ha presieduto la veglia di preghiera con i giovani della prima zona (Perugia città), nella parrocchia di Santa Maria Assunta in Monteluce. Sulla figura di san Giuseppe il porporato si è soffermato nella sua riflessione offerta ai giovani e non solo, affidando al “protettore” di tutti i papà “il nostro cammino, le nostre scelte e guardando a lui, cerchiamo di crescere nel nostro essere figli, come Gesù ci ha insegnato, di un Padre attento e provvidente”. Dal cardinale l’incoraggiamento ai giovani a “non ascoltare mai la voce dell’Accusatore”. “Non lasciatevi tentare dalle parole del Maligno che cercano di screditare e denigrare ai vostri occhi la vita che vi è stata donata – ha aggiunto –, la famiglia in cui siete nati e in cui state crescendo, i genitori che avete; non lasciatevi mettere all’angolo da chi trama il male per voi, facendosi largo tra i pensieri e dicendovi che la vostra vita non vale, che voi non siete importanti, che non c’è futuro che valga la pena di essere vissuto. È una menzogna”.

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