Coronavirus Covid-19: padre Barrios Prieto (Comece), “solidarietà è la parola chiave per uscire dalla crisi”

“Solidarietà” sarà la parola chiave per vincere nei prossimi mesi la battaglia contro il Coronavirus e uscire dalla crisi. Sono i vescovi dell’Unione europea (Comece) a ribadirlo mentre sono impegnati in un’assemblea plenaria speciale, indetta ad un anno dalla pandemia che ha causato la morte di oltre 2,5 milioni di persone in tutto il mondo. L’incontro – che si è svolto in forma digitale – si è aperto con la partecipazione del vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas. Oltre un’ora di colloquio dove si è parlato di ripresa dalla pandemia Covid-19, di politiche di migrazione e asilo, di libertà di religione e culto nell’Ue. In un’intervista rilasciata al Sir, padre Manuel Barrios Prieto, segretario generale della Comece, parla anche dei vaccini. “Credo – dice – che, nel contesto difficile in cui ci troviamo, bisogna avere fiducia che le cose siano fatte bene, che i controlli siano seri e che i vaccini rispettino tutte le procedure di controllo e produzione. Siamo tutti preoccupati ma non dobbiamo perdere la speranza che le cose miglioreranno presto. Se avessimo dovuto affrontare questa crisi da soli, ogni Paese per conto suo, certo le cose sarebbero molto peggio. Il fatto che ci sia l’Europa, che ci sia questo ambito di solidarietà e confronto comune, è un’ancora di salvezza”. Sono però ancora tanti i rischi in cui l’Europa può incorrere. Tra i pericoli, quello che preoccupa di più l’episcopato europeo è “la tentazione di chiudersi in se stessi. Di cercare di salvarsi ognuno per conto suo”. “Abbiamo l’impressione – osserva il segretario generale della Comece – che ancora non si sia del tutto capita la lezione durissima del Covid che da soli non si salva nessuno. Ci sono ancora tendenze egocentriche che preoccupano, anche perché in situazioni di crisi, si tende a proteggere prima se stessi”. Per padre Barrios Prieto, “solidarietà e unità saranno i due principi base per uscire da questa crisi nel miglior modo e il prima possibile. Questo non riguarda solo i vaccini, ma vale anche per la ripresa economica, per l’occupazione, per la cura delle fasce più vulnerabili. La solidarietà è destinata quindi a diventare un tema chiave dei prossimi mesi”.

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