“Senza vaccino non sarà possibile uscire dalla pandemia. Per fortuna, oggi abbiamo la possibilità di sviluppare un vaccino nuovo per una malattia nuova, a tempo record. Dobbiamo essere grati. Tuttavia, se il vaccino non è disponibile per tutti, non serve. E anche quando è disponibile, se la gente non lo vuole è inutile”. Ne è convinto padre Augusto Zampini, segretario aggiunto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale e membro della direzione della Commissione vaticana Covid-19, che parla al Sir a distanza di un anno dall’istituzione della Commissione. Come far arrivare il vaccino a tutti? “Non sarà possibile con una competizione nazionale, ma solo con una collaborazione internazionale. Non sarà possibile se è più costoso, ma se è accessibile ai Paesi poveri che non possono indebitarsi di più in mezzo a questa crisi. E il prezzo si relaziona con i brevetti, con la proprietà intellettuale, con le tariffe commerciali e così via. E non sarà possibile un vaccino per tutti se non abbiamo fiducia in questa soluzione. La scienza e gli organismi internazionali come l’Oms possono aiutare, però non è sufficiente. La gente si fida della propria religione. Perciò, stiamo predisponendo una serie di risorse utili per le Chiese locali di tutto il mondo, in modo da sostenere le comunità nel processo di vaccinazione, rispondendo a dubbi e le domande della gente. Non facciamo propaganda di nessun tipo, però c’è in gioco la salute di tutti, soprattutto dei più vulnerabili. E salute e salvezza sono sempre state collegate per i cristiani. Gesù guarisce e salva. Come discepoli di Gesù, lavoriamo per espandere le possibilità di guarigione e salvezza, senza esclusioni”.