“Ancora una volta, e con tanta tristezza, sento l’urgenza di evocare la drammatica situazione in Myanmar, dove tante persone, soprattutto giovani, stanno perdendo la vita per offrire speranza al loro Paese”. È l’appello del Papa per il Myanmar, pronunciato al termine dell’udienza, prima dei saluti in lingua italiana collegati in streaming per seguire l’udienza. “Anche io mi inginocchio sulle strade del Myanmar – ha proseguito Francesco, associandosi al gesto della suora che ha fatto il giro del mondo – e dico: cessi la violenza! Anche io stendo le mie braccia e dico: prevalga il dialogo!”. “Il sangue non risolve niente. Prevalga il dialogo”.