Un messaggio di gratitudine a tutti coloro che lo hanno sostenuto e lo sostengono con la preghiera in queste settimane di degenza ospedaliera e a quanti lavorano negli ospedali a fianco dei malati: sono “angeli mandati da Dio”. Ad inviarlo ieri sera è stato mons. Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto, a tre settimane dalla sua positività al Covid-19 e “dopo i difficili momenti di 15 giorni fa”. “Scrivo – si legge nella lettera – col cuore grato e riconoscente per il filo rosso di preghiera e di affetto, da voi tessuto, con cui mi avete ancorato alla vita e alla fede”. “Mi siete stati accanto con tenacia, permettendomi di sopportare questo tempo duro e oscuro, in cui il Signore, con la sua tenerezza, ha dato pace al cuore”. Il vescovo rivolge parole di gratitudine in particolare ai medici ai quali deve “l’evoluzione positiva del percorso sanitario, scongiurando il peggio”, ai “tanti paramedici, inservienti, ausiliari” per la loro “cura, premura e il sorriso di ciascuno”. “Ringrazio tutta l’organizzazione dell’ospedale Miulli, per quanto ha messo in campo a servizio di questa emergenza sanitaria che vede tantissimi ricoverati nelle ultime ore. Questi uomini e donne, sottodimensionati e in una condizione di lavoro particolarmente impegnativa, sono degli angeli mandati da Dio e dei combattenti tenaci, capaci di arginare condizioni davvero ardue”. “Il viaggio non è terminato”, evidenzia mons. Satriano, “ma continua nel delicato recupero di uno stato di salute ancora bisognoso di cura e attenzione”. L’arcivescovo assicura quindi le sue preghiere per mons. Francesco Cacucci, don Alessandro Tanzi, che è in via di recupero, e “i tantissimi ammalati colpiti in questi giorni dal Covid e non solo”. “Prendiamoci cura gli uni degli altri, nessuno si salva da solo e tutti abbiamo bisogno di una mano tesa e di un cuore accogliente”.