Il prossimo 23 marzo la preghiera dovrà essere una componente importante dei momenti di commemorazione, organizzati in tutto il Regno Unito, per ricordare gli oltre 125mila morti britannici della pandemia e l’inizio del primo lockdown un anno fa. Ad affermarlo, in un comunicato, sono il primate cattolico Vincent Nichols e l’arcivescovo di Liverpool Malcolm McMahon. Ai cittadini britannici è stato chiesto di osservare un minuto di silenzio, a mezzogiorno, e di contattare una persona che sta vivendo un lutto. Le campane suoneranno, un minuto dopo mezzogiorno, in tutto il Paese. Alle 20 ci si ritroverà sulla porta di casa tenendo in mano una candela oppure facendo luce con un telefonino. Alla stessa ora verranno illuminati monumenti ed edifici famosi. “Senza preghiera viviamo in un mondo molto ristretto e siamo facilmente sopraffatti da clamore e tragedia. Durante quest’anno così difficile tanti sono stati ispirati dalla preghiera e così tanto è stato ottenuto grazie alla preghiera”, scrivono il card. Nichols e l’arcivescovo McMahon nel loro comunicato. “Lo scorso marzo è stata la prima volta che le chiese hanno dovuto chiudere. Speriamo che martedì 23 marzo ogni chiesa sia aperta e invitiamo chiunque a entrare, riflettere e pregare alla presenza del Santissimo Sacramento invitando anche un amico, un vicino o un collega. Sappiamo che questo comporterà uno sforzo ulteriore che può essere, però, una parte importante del nostro contributo a un momento significativo della vita del Paese”.