Lotta alla criminalità: Eurojust, sventato traffico illegale di rifiuti metallici in Europa e Asia. Napoli e Torino le sedi delle società fantasma

Un’azione coordinata dall’agenzia europea Eurojust ha portato all’arresto di 15 persone in Italia e Slovacchia per traffico illegale di rifiuti metallici, riciclaggio di denaro ed emissione di fatture e documenti falsi; 60 siti perquisiti e apparecchiature informatiche, dispositivi elettronici e documenti sequestrati. Il traffico di rifiuti metallici, illegale secondo la legislazione dell’Ue, sarebbe cominciato nel 2015, spiega una nota di Eurojust, e avrebbe portato a profitti illeciti per almeno 130 milioni di euro. Dal 2018, oltre 18.000 tonnellate di rifiuti metallici sono state vendute e lavorate illegalmente in fonderie regolarmente funzionanti, secondo la guardia di finanza italiana: tra le conseguenze, rischi per la salute e danni per le imprese che operano legalmente. L’acquisto del metallo è stato effettuato con fatture false emesse da società fittizie in Slovacchia, Ungheria, Turchia, Egitto, Pakistan, Cina e Malesia. Le indagini erano iniziate nel 2018, su “una transazione sospetta tra una società in Slovacchia e un’impresa a Torino”, con somme di denaro anomale; da lì si è risaliti alla frode su larga scala. L’operazione è stata avviata dalla direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Torino, in collaborazione con la guardia di finanza a Torino e Napoli.

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