Ieri mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina, ha inviato una comunicazione al clero pontino circa le attività pastorali, tenute in parrocchia, durante questo periodo di “zona rossa” che durerà fino alla Pasqua. L’intento – spiega la diocesi – è quello di suggerire alcune indicazioni in aggiunta alle prescrizioni emanate dalle autorità competenti. “Volendo cogliere il senso di quelle restrizioni, volte a contenere il più possibile uscite, movimenti esterni e assembramenti in quanto occasioni di potenziale contagio, ritengo di dovervi invitare a limitare al necessario le attività”, spiega il presule nella lettera. L’indicazione di mons. Crociata è quella di sospendere il catechismo in presenza e “tutte le attività che comportino movimento o assembramento in chiesa”. “Sono consentite le celebrazioni e i momenti di preghiera che garantiscono che i fedeli rimangano al loro posto in chiesa – anche la Via Crucis, se non comporta alcuna forma di processione – mentre sono da escludere le liturgie penitenziali”, prosegue il vescovo, secondo il quale “non è opportuna in queste settimane la benedizione delle case”. Con riguardo al catechismo, però, l’auspicio è di evitare che “la sospensione della catechesi dei ragazzi in presenza interrompa del tutto il cammino formativo”. In molte famiglie di ragazzi si staranno ponendo la questione dei sacramenti al termine del catechismo. Su questa materia, il vescovo chiede “di considerare attentamente l’opportunità di fare slittare verso l’inizio dell’estate, o anche all’autunno, la celebrazione delle Prime Comunioni e delle Cresime qualora il cammino di formazione abbia bisogno di essere completato”. Infine, a differenza dello scorso anno, questa volta sarà possibile celebrare la Messa crismale, seppur con qualche limitazione. L’indicazione di Crociata è puntuale: “Quest’anno celebreremo la Messa crismale, il mercoledì santo pomeriggio, alla quale sarete invitati voi presbiteri e diaconi, oltre che i membri laici del Consiglio pastorale diocesano. Quanto al triduo pasquale, vi chiedo di attenervi alle indicazioni contenute nel decreto già inviato. In particolare, considerata anche l’entrata in vigore dell’ora legale, confermo che non è opportuno iniziare la Veglia pasquale prima delle 19.30”.