Ad oggi si registrano 1.861.852 persone vaccinate (36,36% dell’obiettivo di 5,1 milioni), che corrisponde ad un buon andamento nelle vaccinazioni, tuttavia ipotizzando questo andamento lineare non si raggiunge nei tempi stabiliti (31 marzo) l’obiettivo fissato dall’Ue, ma solo il 52% di tale obiettivo. A fare il punto sulla campagna vaccinale è ancora una volta l’Instant Report Covid-19, iniziativa dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’Università Cattolica di confronto sistematico sull’andamento della diffusione del Sars-CoV-2 a livello nazionale. Dalla 43ª puntata diffusa oggi emerge inoltre che all’8 marzo sei Regioni (Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte) registrano la più elevata pressione per tasso di saturazione sia in area non critica che in terapia intensiva a livello nazionale.
“Se inizialmente il problema dei vaccini era assicurarsi le provvigioni necessarie per la popolazione – afferma Americo Cicchetti, direttore Altems – è ormai chiaro che il tallone di Achille ad oggi è la macchina organizzativa. Seppur l’Italia registri un valore medio nazionale delle somministrazioni pari a 10.287 per 100.000 abitanti, ed in linea con la media europea, ciò non rappresenta un’efficace e soddisfacente campagna vaccinale alla luce delle continue varianti che si creano e della ripresa economica di cui il Paese necessita”. Per Cicchetti “stiamo procedendo ma non alla velocità necessaria e la pressione del virus si fa sentire sul sistema a livello nazionale: dai nuovi ingressi settimanali in terapia intensiva che tornano a salire (2,52 per 100.000 abitanti), all’aumento considerevole dell’incidenza (211 nuovi casi per 100.000 abitanti) e della mortalità grezza apparente (3,26 per 1.000)”.