“Dare nuovo vigore alla campagna vaccinale”. È l’impegno assunto dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, e illustrato questo pomeriggio durante la visita all’hub vaccinale di Fiumicino, situato nei pressi dell’aeroporto Leonardo da Vinci. “Nella giornata di ieri – ha detto il premier nel suo intervento –, l’Agenzia italiana del farmaco ha bloccato un lotto di vaccini AstraZeneca, dopo la segnalazione di alcuni gravi eventi avversi. È una decisione precauzionale, in linea con quanto fatto in altri Paesi europei, e che dimostra l’efficacia dei sistemi di farmacovigilanza. Il parere dell’Aifa, condiviso dagli scienziati, è che non ci sia alcuna prova che questi eventi siano legati alla somministrazione del vaccino. L’Agenzia europea per i medicinali sta esaminando i casi sospetti, ma ha anche consigliato di proseguire col suo utilizzo”. “Qualunque sia la decisione finale dell’Ema – ha proseguito Draghi –, posso assicurarvi che la campagna vaccinale proseguirà con rinnovata intensità. Ad oggi, si vedono già i primi risultati di questa accelerazione”. Questi i dati citati dal premier: nei primi undici giorni di marzo è stato somministrato quasi il 30% di tutte le vaccinazioni fatte fino all’inizio di questo mese: è il doppio della media dei due mesi precedenti. Il ritmo giornaliero attuale è di circa 170mila somministrazioni al giorno. L’obiettivo, ha precisato, “è triplicarlo presto. Abbiamo già ricevuto 7,9 milioni di dosi, ma contiamo su una forte accelerazione nelle prossime settimane, anche a seguito della recente approvazione del vaccino Johnson & Johnson”.