Irlanda: i vescovi hanno deciso “di intraprendere un percorso sinodale”. Cinque anni di “cammino nel discernimento”

La Conferenza episcopale irlandese “ha deciso di intraprendere un percorso sinodale per la Chiesa cattolica in Irlanda che porterà allo svolgimento di un’Assemblea sinodale nazionale entro i prossimi cinque anni”. Lo annuncia il comunicato stampa diffuso alla fine dei lavori dell’assemblea plenaria dei vescovi (10 marzo, in versione video). La decisione ha radici che risalgono al 2018, spiega il comunicato, e un recente incoraggiamento dalla segreteria del Sinodo dei vescovi, il 3 febbraio scorso. Sarà un “camminare insieme nel discernimento di ciò che lo Spirito Santo sta dicendo alla Chiesa in Irlanda” rispetto ai processi di secolarizzazione della società, le vicende shoccanti degli abusi e delle “Mother and Baby homes”, il bisogno di promuovere la pace e una cultura dell’accoglienza, la richiesta insistente di trasparenza, la centralità della famiglia, i giovani, il contributo delle donne. Ci sarà una fase iniziale di due anni di “preghiera, ascolto e discernimento” con un “dialogo consultativo nazionale” su questi temi. Poi una fase programmatica per preparare l’assemblea sinodale nazionale e in cui si raccoglieranno le conclusioni della fase iniziale. Infine il vero e proprio sinodo, che traccerà “la mappa di navigazione” per il tempo a venire. A giugno i vescovi definiranno un gruppo di coordinamento (con donne e uomini, giovani, religiosi, sacerdoti e vescovi). Dal 6 aprile una pagina del sito internet della Conferenza episcopale raccoglierà idee e suggerimenti.

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