Rapporto Bes: Istat, nel 2020 si è consolidata la fiducia degli italiani nelle istituzioni

Nel 2020, la fiducia nelle istituzioni ha consolidato il miglioramento in atto dal 2018: il 45,8% dei cittadini dai 14 anni in su ha accordato la sufficienza al Sistema giudiziario (35,6% nel 2017), il 39,6% al Parlamento nazionale (22,2% nel 2017) e il 20,5% ai Partiti politici (10,9% nel 2017). Sentimenti di fiducia più elevati continuano a essere espressi nei confronti delle Forze dell’ordine (79,4% di giudizi sufficienti) e dei Vigili del fuoco (92,2% di giudizi sufficienti). Lo certifica oggi l’Istat diffondendo l’ottava edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes).
Stando ai dati diffusi, a fine dicembre 2020 l’indice di affollamento nelle carceri è crollato a 105,5 posti occupati ogni 100 (da 119,9 del dicembre 2019). La situazione continua a essere più grave, nel complesso, al Nord (114,4 detenuti ogni 100 posti) rispetto al Centro (106,2) e al Mezzogiorno (98,2).
Anche se è in atto “un percorso verso l’uguaglianza di genere molto lento”, la componente femminile nelle posizioni di vertice “diminuisce al crescere dell’importanza e del peso politico dell’istituzione o dell’organizzazione”.
Per quanto riguarda la sicurezza, nel 2020 è salita al 61,6% la quota di persone che si dichiarano molto o abbastanza sicure quando camminano al buio da sole nella zona in cui vivono (da 57,7% nel 2019); si tratta del valore più alto dal 2010 che conferma il trend positivo iniziato nel 2018. Scende invece al 7,3%, livello minimo dal 2010, la quota di popolazione che dichiara di aver visto nella zona in cui abita persone che si drogano o spacciano droga, prostitute in cerca di clienti o atti di vandalismo contro il bene pubblico (8,3% nel 2019). Dal 2016 continua a diminuire la quota di famiglie che considerano la zona in cui vivono molto o abbastanza a rischio di criminalità: nel 2020 si attesta al 22,6% (25,6% nel 2019), il valore più basso dal 2010.
“Durante i primi sei mesi del 2020 – si legge – gli omicidi hanno registrato un calo del 18,6% rispetto allo stesso periodo del 2019 (131 contro 161). Tuttavia questa diminuzione ha riguardato solo le vittime di sesso maschile, in calo del 31,4%, mentre le vittime di sesso femminile hanno registrato un lieve aumento (+5,4%)”.

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