Coronavirus Covid-19: Pmi europee, con il supporto dell’Ue sviluppate tecnologie innovative per il contrasto alla pandemia

Solo l’anno scorso la Commissione europea ha investito 226 milioni di euro per sostenere startup innovative e Pmi nella lotta al coronavirus. Dall’inizio della pandemia, Pmi innovative europee, con il supporto dell’Ue, hanno realizzato mascherine autolavabili, sistemi per individuare anticorpi e tecnologie per accelerare la diagnosi delle malattie infettive. I finanziamenti Ue sono avvenuti attraverso il progetto pilota del Consiglio europeo per l’innovazione (Eic) e dell’Istituto Ue per l’innovazione e la tecnologia (Eit). “La pandemia di coronavirus – ha detto durante una conferenza stampa, la commissaria Ue per la Ricerca, Mariya Gabriel – ha creato sfide senza precedenti che richiedono idee innovative. I rapidi investimenti in start-up e progetti innovativi hanno sbloccato una serie di idee rivoluzionarie per affrontare la crisi e accelerare la ripresa europea e globale”. Nel dettaglio, tra i progetti finanziati dall’Ue, il tedesco ViruShield, ha sviluppato un dispositivo di protezione individuale, una mascherina, riutilizzabile e autolavabile che rimuove il 95% di particelle e goccioline. Mentre Advitos, un programma sempre tedesco, ha sviluppato una terapia di “purificazione del sangue che riduce la necessità di un ossigenatore di supporto e aumenta il tasso di sopravvivenza dei pazienti con una grave infezione fino al 30%”. Poi l’irlandese RapCo-19 ha sviluppato una piattaforma per gli anticorpi con lo scopo di “identificare gli anticorpi ottimali per il trattamento dei casi gravi”. Inoltre, la società danese BluSense Diagnostics ha realizzato “una piattaforma di analisi del sangue basata sulla nanotecnologia per la diagnosi di malattie infettive in pochi minuti” che funziona con una singola goccia di sangue. Sempre degli imprenditori danesi hanno sviluppato “un nuovo sistema per i respiratori che può ridurre i costi sanitari”, mentre “un centro di gestione virtuale basato su AI per pazienti Covid-19 ospedalizzati ha dimostrato di essere in grado di ridurre del 50% il tasso di mortalità”. Infine, una start-up ungherese, Entremo, tra i vincitori dell’Hackathon #EUvsVirus, una convention organizzata dalla Commissione Ue per condividere idee tra i maggiori leader in campo innovativo, ha sviluppato un dispositivo che permette di monitorare i pazienti da remoto.

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