Per il primo ministro portoghese Antonio Costa, che oggi ha sottoscritto la Dichiarazione congiunta sulla Conferenza sul futuro dell’Europa, in quanto presidente del Consiglio Ue, il processo che prende avvio proprio in un momento di difficoltà è “messaggio di fiducia”, nella possibilità di superare la crisi, e “di speranza”, perché “costruiremo l’Europa del futuro”. “Non sarà una Conferenza delle istituzioni ma dei cittadini”, ha continuato Costa, attorno alle “questioni politiche che stanno loro a cuore”. È necessario che “gli europei abbraccino il progetto e lo sentano loro” e che si riesca a “portare i cittadini nello spazio pubblico”.
“Ognuno ha una sua idea d’Europa e la mia è una tra altri 450 milioni di idee”, ha esordito la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, nel suo intervento che ha preceduto la firma formale della Dichiarazione. “Vogliamo che la gente prenda la guida”, che questo processo vada “oltre Bruxelles e le capitali e raggiunga la maggioranza silenziosa” che abita ogni angolo dell’Europa. Per la presidente della Commissione è necessario lo si faccia “adesso, perché è in tempo di crisi che si capisce che cosa debba essere migliorato”. “Vogliamo invitare tutti gli europei a esprimersi”, ha continuato, affinché dicano “in quale Europa vogliono vivere, per plasmarla e per unire le forze e aiutarci a costruirla”. “La nostra promessa di oggi è chiara: noi li ascolteremo. E poi agiremo”.