Tossicodipendenze: costituito il Consiglio di indirizzo di Issup Italia, alla guida Gilberto Gerra

Oggi si è svolto il meeting on line dei componenti del Consiglio di indirizzo di Issup (International Society of subtance use professionals) Italia per stabilire la mission e gli obiettivi strategici e operativi per l’anno 2021. Il presidente del Consiglio di indirizzo, Gilberto Gerra, ha aperto l’incontro spiegando che “Issup, organizzazione non governativa, è una Società internazionale che riunisce professionisti che si occupano della prevenzione e del trattamento e del recupero delle dipendenze da sostanze, creata e sostenuta con il contributo di alcune agenzie internazionali che operano nel campo delle tossicodipendenze come l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc); l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), l’Organizzazione degli Stati americani (Oas) e l’Unione africana”. Soggetto ospitante di Issup Italia è “Casa Rosetta”, onlus fondata a Caltanissetta negli anni Ottanta da don Vincenzo Sorce, operante nel campo delle dipendenze patologiche e di altre fragilità. Casa Rosetta ha affidato la direzione del comitato esecutivo di Issup Italia a Pina Frazzica, che ha lunga esperienza professionale nel campo della formazione e ha guidato la riunione del comitato. “L’idea di Issup – ha chiarito Gerra – è mettere intorno ad un tavolo i professionisti del settore in un rapporto di collaborazione con le altre agenzie internazionali, unire le forze basate su evidenze scientifiche nel campo della prevenzione e del trattamento”. “In Italia, purtroppo, questo è un settore frammentato ed è fondamentale rispondere ai fenomeni in continua evoluzione, come la cocaina e in particolare le sostanze psicotrope, nonché le dipendenze farmacologiche – ha aggiunto -. Altro punto fondamentale è lottare contro lo stigma e la discriminazione ancora esistenti verso i pazienti tossicodipendenti”. Il presidente del Consiglio di indirizzo ha ricordato che “non sono “lebbrosi” e, pertanto, “hanno il diritto di avere la stessa facilità di accesso alle cure e ai servizi. Niente di meno di quanto si prevede per i pazienti con altre patologie”. Gerra ha concluso: “Issup, in Italia, dovrebbe far sua la vocazione di trasmettere la medicina delle dipendenze o meglio un approccio e una esigenza di formazione scientifica ai colleghi giovani, alle nuove leve sensibili a questa problematica”.

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