Eurobarometro: l’Europa sociale interessa all’88% dei cittadini Ue. Ma solo un italiano su tre conosce l’argomento

Per l’88% dei cittadini Ue è necessario che l’Europa si occupi di questioni sociali: pari opportunità, accesso al mercato del lavoro, condizioni di lavoro eque e assistenza sanitaria di qualità sono i temi più urgenti. I dati emergono da un nuovo sondaggio Eurobarometro, pubblicato oggi dalla Commissione europea, al lavoro per pubblicare tra pochi giorni il piano d’azione sul Pilastro europeo dei diritti sociali. Circa i 2/3 dei cittadini vogliono che ci sia più concertazione europea nel decidere su queste materie, anche se è solo il 29% degli intervistati a sapere che esiste il Pilastro europeo, l’iniziativa Ue del 2017 che stabilisce i 20 principi e diritti fondamentali in ambito sociale. Riguardo al futuro, i temi che gli europei considerano più importanti sono l’assistenza sanitaria, le tutele sociali, l’istruzione e le pensioni. Il 71% degli intervistati ritiene inoltre che la mancanza di diritti sociali sia un problema serio, mentre il 62% ritiene che ci sarà un’Europa più sociale nel 2030. I dati italiani mostrano che l’Europa sociale interessa all’80% degli intervistati, con condizioni di lavoro eque e pari opportunità e qualità di vita tra gli elementi più importanti per lo sviluppo economico e sociale dell’Ue. Gli italiani sono meno inclini rispetto alla media europea a delegare al piano europeo un maggior potere decisionale all’Ue in questi ambiti.
Il 31% degli italiani intervistati sa dell’esistenza del Pilastro: per l’84% è una iniziativa che rafforzerà l’occupazione e l’inclusione e l’81% ritiene determinante il ruolo dell’Italia nell’implementare i diritti per il successo del Pilastro. Quanto al futuro, gli italiani intervistati hanno messo tra le priorità per il futuro dell’Europa sociale l’assistenza sanitaria, il sostegno attivo all’occupazione, le retribuzioni, mentre l’istruzione arriva dopo le tutele sociali, le pensioni, le retribuzioni, la sicurezza sul lavoro e l’uguaglianza di genere. Se il 67% ritiene che l’Ue del 2030 sarà più sociale, è solo il 39% degli italiani a pensare che l’Ue sarà più forte grazie a una maggiore presa in carica dei diritti sociali.

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