Effettuare una sola dose di vaccino a coloro che abbiano sviluppato l’infezione da Sars-CoV-2 da meno di quattro mesi. Recuperare la 7° dose dal flaconcino Pfizer e l’11° dose dal vaccino Moderna e dal vaccino AstraZeneca con l’utilizzo di siringhe di precisione e personale adeguatamente preparato. Chiudere la coorte 65-79 anni il più rapidamente possibile con l’offerta di una prima dose di vaccino Pfizer/BioNtech o Moderna e posticipare la seconda dose a 2 mesi; contemporaneamente, mantenere le due dosi per le coorti over 80 e le due dosi per le categorie dei “super-fragili”. Sono le tre raccomandazioni diffuse oggi dalla Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti) e redatte in collaborazione con un panel multidisciplinare di esperti con competenze in epidemiologia, malattie infettive ed immunologia per migliorare l’efficacia, l’efficienza e l’equità della campagna vaccinale anti Covid-19.
Per quanto riguarda la prima indicazione, la Siti ritiene che la presenza di anticorpi circolanti nei soggetti che hanno sviluppato l’infezione da Sars-CoV-2 da meno di quattro mesi sia sufficiente per posticipare la vaccinazione. “In questo modo – spiega la Società scientifica – si eviterebbe la somministrazione della seconda dose su soggetti sui quali gli effetti della stessa non sono chiari; contemporaneamente si assicurerebbe un risparmio di almeno due milioni di dosi di vaccino da poter subito impiegare nella vaccinazione di soggetti che non hanno un’immunità preesistente e che potrebbero trarre maggior beneficio dalle dosi vaccinali”.