Coronavirus Covid-19: Belgio, case di cura dei religiosi rimaste fuori dal piano nazionale vaccinazione. “Rischiano di diventare cluster”

Le case di riposo delle congregazioni cattoliche, che accolgono religiosi e religiose anziani, non sono comprese nelle prime fasi dei piani di vaccinazione di Bruxelles e Vallonia, mentre le classiche case di riposo lo sono. A denunciarlo è la Coreb, la Conferenza dei religiosi in Belgio, che ha deciso di unire le preoccupazioni delle varie congregazioni e di inviare una lettera ai ministri della Salute, tra cui Franck Vandenbroucke (Sp.a), chiedendo che questi 1.750 religiosi e religiose, nonché il personale infermieristico di questi istituti, siano riconosciuti come persone a rischio. Nella lettera – riportata dal sito di informazione della Conferenza episcopale belga – si chiede di porre fine a questa differenza di trattamento con le case tradizionali fornendo rapidamente il vaccino ai medici di riferimento in ciascuna comunità. La Coreb parla di un “rischio ignorato”: le strutture di queste case per religiosi anziani variano a seconda delle congregazioni. Alcune sono destinate a religiosi disabili o molto anziani, altre sono congregazioni che si prendono cura dei disabili. In tutti i casi, la promiscuità della vita comunitaria porta ad un aumento del rischio di contagio. Chiedendo spiegazioni all’Agenzia Aviq, responsabile dell’organizzazione della vaccinazione, padre Robert Huet, della Coreb, ha appreso che queste congregazioni fanno parte della fase di vaccinazione 1B, vale a dire la vaccinazione degli over 65 anni che dovrebbe iniziare a marzo. Poiché non ufficialmente riconosciute, tutte le strutture ricettive informali sono considerate centri in cui la vaccinazione non è fatta in via prioritaria, ignorando però – a detta dei religiosi – il rischio di far diventare queste case dei potenziali “cluster”. Il gruppo parlamentare Cdh ha quindi deciso di denunciare il caso, chiedendo spiegazioni al ministro della Salute vallone, Christie Morreale, in commissione domani, martedì 2 marzo. Tra le case dei religiosi che sarebbero attualmente rimaste fuori dal piano vaccinazione, c’è anche la Maison Saint-Claude La Colombière, situata a Bruxelles, che  accoglie circa 40 gesuiti anziani.

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