“San Rinaldo non mancherà di infondervi sentimenti di fiducia e di speranza. Dobbiamo combattere la nostra battaglia, esercitando ogni premura verso noi stessi e verso gli altri. Anche osservare le regole è un atto di amore. Avremo tempo di far festa insieme. Desidero però dirvi che spiritualmente sono unito a voi più che mai. Non ci abbattiamo! Siamo amati da Dio anche nelle più aspre difficoltà. Se il Signore non ci risolve i problemi dall’alto, ci accompagna e ci dà la forza di affrontarli. È un Padre che vuol farci crescere, ci interroga, ci sprona”. Lo scrive il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorrentino, in un messaggio ai fedeli di Nocera Umbra per la festa di San Rinaldo, patrono di Nocera Umbra e compatrono della diocesi. La lettera è stata letta all’inizio del pontificale presieduto dal vicario generale, don Jean Claude Hazoumé Kossi Anani Djidonou, nella concattedrale di Santa Maria Assunta. Mons. Sorrentino, infatti, essendo stato molto impegnato in queste ultime settimane per la visita pastorale, che gli ha comportato contatti con molte persone, ha ritenuto prudente non andare fisicamente a far festa con loro in questo giorno così importante per Nocera e per la diocesi, che purtroppo quest’anno cade nel pieno dell’emergenza pandemica.
“Questo lungo tempo di fatica ci sta provando, ma ci pone domande che ci possono far bene. Non c’è solo la pandemia del Covid. La nostra società – sottolinea il vescovo nel suo messaggio – è da tempo interessata da una pandemia che intacca i nostri valori più importanti, dalla fede, alla vita, alla famiglia. C’è una pandemia spirituale dalla quale ci dobbiamo difendere non meno che dal Coronavirus”. Mons. Sorrentino conclude: “Vi auguro di andare avanti con coraggio, nel solco della migliore Nocera che i padri ci hanno lasciato. Il momento che viviamo non è facile per nessuno. Ma facendomi forte della testimonianza di San Rinaldo, vi ricordo le parole di Gesù: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.