“Mia madre aveva 26 anni, viveva in un piccolo paese del Salento, lontana dalla sua famiglia, e aveva partorito tre figli di cui uno morto e una con gravi problemi di salute, quando è rimasta di nuovo incinta”. È iniziato così la storia di Loredana Franza, donna sopravvissuta a un tentativo di aborto, che il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le scienze del matrimonio e della famiglia ha intervistato in occasione della Giornata per la vita, che si è celebrata ieri.
“Nonostante il parere contrario di mio padre, decise di abortire. Il ginecologo la sottopose a un trattamento al termine del quale avrebbe dovuto espellere il feto. Quando andò a fare la visita, però, il dottore le ha detto: ‘Signora, io non ho mai visto una gravidanza più bella di questa. Ma se lei vuole continuare, proveremo altri sistemi’. A quelle parole mia madre è scoppiata in lacrime: ‘Questo bambino mi sta aggrappato all’utero e non se ne vuole andare’. E ha deciso di tenermi”, ha aggiunto la donna.
Franza, che oggi ha 47 anni, vive in Svezia e organizza festival jazz, ha raccontato la sua storia ad Arnaldo Casali, responsabile della comunicazione dell’Istituto, nell’ambito di una puntata speciale del programma web “Adesso in onda il Gp2”, al quale ha partecipato anche Pier Davide Guenzi, ordinario di Teologia morale del matrimonio allo stesso Giovanni Paolo II.
Le interviste a Franza e Guenzi, così come la puntata integrale (che comprende anche tre interventi di Papa Francesco su aborto e difesa della vita) sono disponibili sul sito internet www.istitutogp.it e sui profili Facebook, YouTube e Twitter del Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II.