I team pastorali, avviati nel settembre 2019 anche nella diocesi di Bolzano-Bressanone, modificano il profilo della parrocchia e i ruoli al suo interno. Il tradizionale Convegno diocesano di febbraio dal titolo “Team pastorali – nuovi otri per vino nuovo?” ha approfondito sfide e opportunità grazie allo scambio di esperienze con progetti simili avviati nelle diocesi di Vicenza e di Linz. Oltre 130 partecipanti – informa la diocesi – hanno discusso un tema attuale, considerato che nel prossimo ottobre sono fissate le elezioni dei nuovi Consigli pastorali parrocchiali. “Guardiamo a nord e a sud per trovare delle piste che ci aiutino a lavorare in una direzione comune“, ha detto in apertura il vescovo Ivo Muser, ricordando che l’impegno nei team pastorali presuppone persone motivate e la disponibilità a mettersi in gioco. Il direttore dell’Ufficio pastorale diocesano Reinhard Demetz ha auspicato che i team pastorali “non diventino un espediente per replicare il passato”. Demetz ha ricordato i punti salienti del team pastorale in diocesi: un gruppo di 3-5 persone, attivo negli ambiti liturgia, annuncio, carità, amministrazione, coordinamento del team; nelle parrocchie sotto i 1000 abitanti il Consiglio pastorale parrocchiale assume le funzioni del team, nelle parrocchie medie e grandi il team agisce come giunta esecutiva del Cpp. Un punto centrale, secondo Alexander Notdurfter, professore di teologia pastorale allo Studio teologico-accademico di Bressanone, “è la collaborazione fra il team pastorale e il parroco”. Gabriele Eder-Cakl, direttrice dell‘Ufficio pastorale a Linz, ha presentato l’esperienza dei team pastorali nella diocesi austriaca, dove 64 parrocchie su 486 sono guidate da team pastorali (da 4 a 8 persone), in carica per 5 anni. Don Flavio Marchesini, direttore del coordinamento pastorale a Vicenza, ha illustrato l’esperienza dei Gruppi ministeriali per l’animazione comunitaria nella diocesi veneta.