“È importante che il governo che nascerà realizzi le otto proposte fatte dall’Alleanza contro la povertà per rafforzare il Reddito di cittadinanza rendendolo più equo, inclusivo e attento alle nuove emergenze sociali nate con la pandemia”. Lo chiede l’Alleanza contro la povertà in una nota nella quale ribadisce l’impegno a “tenere alta l’attenzione sul tema della povertà che in Italia riguarda una fascia sempre più larga della popolazione”.
Tra le richieste dell’Alleanza quella di riequilibrare lo strumento del Reddito di cittadinanza a favore delle famiglie numerose e dei minori e di ampliare la platea dei beneficiari includendo gli stranieri con la riduzione degli anni di residenza richiesti per l’accesso alla misura da 10 a 2, abrogando contestualmente la norma che prevede l’obbligo di presentazione di specifica certificazione, e di inglobare nel Reddito di cittadinanza anche una parte delle persone che hanno richiesto il Reddito di emergenza.
“È fondamentale, inoltre, agevolare l’utilizzo dell’Isee corrente introducendo la possibilità di richiedere tale indicatore anche in presenza di sensibili perdite del patrimonio mobiliare e/o immobiliare e capire che impatto avrà l’assegno unico universale, che rimane uno strumento di welfare valido, sul Rdc: bisogna eliminare il rischio che generi penalizzazioni per i nuclei in povertà”, viene sottolineato nella nota.
Al nuovo governo, l’Alleanza contro la povertà chiede di “radicare la propria azione nelle questioni sociali emergenti e di aprire un confronto per individuare le priorità necessarie a contrastare la crescente povertà assoluta in tutte le sue componenti”.