Gli amici di Luca che operano nella Casa dei risvegli Luca De Nigris, struttura pubblica dell’Azienda Usl di Bologna, pongono l’attenzione sui bisogni delle persone con esiti di coma e le loro famiglie. Lo faranno domani con il webinar “Verso la seconda conferenza di consenso delle associazioni” e con uno spot del loro testimonial, l’attore Alessandro Bergonzoni, attraverso lo slogan “Per uscire dal coma e rientrare nella vita”. Lo spot, patrocinato dall’Azienda Usl di Bologna e da Pubblicità Progresso, andrà in onda sulle reti Rai dall’8 al 14 febbraio, in occasione della decima “Giornata nazionale degli stati vegetativi” che ricorre il 9 febbraio.
“La pandemia in corso – dice Fulvio De Nigris, direttore del Centro studi per la ricerca sul coma Gli amici di Luca – ha in un certo senso distolto l’attenzione dal coma, dalle persone in stato vegetativo e con disordini di coscienza. Sono migliaia in tutta Italia e i loro bisogni sono immutati, aggravati dalla ulteriore solitudine che interrompe i loro rapporti von i familiari. Noi associazioni che li rappresentiamo e siamo per la cultura dell’abbraccio, del contatto, viviamo una situazione complessa e difficile”. In Emilia Romagna, il modello della Casa dei Risvegli Luca De Nigris “regge in quanto il patto di cura stilato tra Azienda Usl, associazionismo e familiari, permette di considerare questi ultimi come gli ‘operatori’ equiparati agli altri e responsabilizzati nel rapporto con il proprio caro. Ma questo modello purtroppo non viene condiviso in altre strutture e crea momenti di disagio e di isolamento dannosi per una corretta riabilitazione sociale”.
Il webinar di domani (ore 9-13) su piattaforma Zoom (link su www.secondaconferenzaconsensoassociazioni.it) e in diretta Facebook sulla pagina Gli amici di Luca sarà l’occasione per riflettere e discutere sullo stato dell’arte dei lavori ai quali parteciperanno associazioni di familiari, clinici, operatori socio-sanitari, rappresentanti delle istituzioni e delle strutture di riabilitazione, giornalisti. Le associazioni chiedono attenzione, ascolto e diritti uniformi per le persone in stato vegetativo, minima coscienza e grave cerebrolesione acquisita.