Due gruppi residenziali per un totale di 22 persone con diverse disabilità intellettive e motorie hanno trovato nuove case: a Vierkirchen e Dachau, in Baviera. “È un colpo di fortuna aver trovato una casa per 13 persone con disabilità a Vierkirchen (comune residenziale vicino a Dachau) a causa del difficile mercato immobiliare della zona”, afferma Thomas Schwarz, membro del consiglio della Caritas. La casa, una ex pensione, offre condizioni ideali ed è stata convertita per soddisfare le esigenze dei futuri residenti. “La nuova casa a Vierkirchen, con camere per single e coppie, sale comuni e un ampio giardino, ha un fascino incredibile”, spiega il responsabile della struttura Patrick Atzler. Il progetto rientra in un sistema di inclusione e partecipazione gestito dalla Caritas tedesca che vede attivi 1.317 dipendenti a tempo pieno e part-time che assistono e supportano più di 2.000 persone con disabilità in 21 strutture in tutta la Germania. Come primo passo, all’inizio di dicembre 13 persone con disabilità psichica hanno preso possesso dei locali a Vierkirchen liberando le stanze dove alloggiavano nel centro Caritas di Dachau: in questi primi giorni di febbraio 9 persone con disabilità fisiche e motorie, tra cui una persona in sedia a rotelle, si sono a loro volta trasferite nel centro Caritas di Dachau, che nel frattempo è stato riammodernato sfruttando l’assenza di barriere architettoniche e dotandolo di nuovi mobili e letti di cura.
“Dopo l’iniziale delusione per il cambio di sede, i residenti si stanno ora godendo l’atmosfera familiare e possiamo anche offrire un luogo di formazione in modo che si possa iniziare a vivere in modo indipendente”, conferma Atzler. L’operazione, svoltasi in periodo di pandemia, e con la campagna vaccinale avviata, è stata un successo.