Sono continuati durante tutta la giornata i lavori a distanza della “tappa intermedia” del Cammino sinodale, tra momenti in plenaria e momenti di confronto nei quattro temi che sono oggetto di riflessione: il ruolo della donna, il potere nella Chiesa, la figura del sacerdote, la morale sessuale. Sono già state elaborate nelle riunioni a gruppi dei mesi passati, corpose bozze di testi e proposte oggi sottoposte alla più ampia discussione. “Nella nostra Chiesa abbiamo bisogno di comprendere in modo nuovo quale definizione diamo di potere, come lo distribuiamo, controlliamo e come rendiamo possibile la partecipazione di tutti”: questo il punto di partenza della riflessione sul tema del potere, mentre “la pressione ad agire è diventata sempre più evidente”, ha detto il vescovo Franz-Josef Overbeck che, insieme a Claudia Lücking-Michel, modera il gruppo che nell’elaborare proposte si è mosso secondo il principio del “teologicamente possibile, praticamente realizzabile e strategicamente desiderabile”: si propone una Chiesa più trasparente nella gestione delle finanze, ad esempio, ma anche in cui “credenti teologicamente e spiritualmente qualificati, incaricati dal vescovo” (a sua volta autorizzato dalla Santa Sede) possano svolgere il servizio di predicazione nelle celebrazioni eucaristiche”.
Il Forum che si è occupato del tema del sacerdote, invece ha lavorato in quattro ambiti, ha spiegato il vescovo Felix Genn: “Le ferite generate da abusi di potere sacerdotali”; la “sacramentalità della Chiesa e la missione dei battezzati; la vita del sacerdote; vocazione e formazione. Anche qui emergono proposte concrete ancora in fase di discussione. Nel gruppo che si occupa di morale sessuale, “i rapporti di coppia al di fuori del matrimonio all’interno della chiesa e l’atteggiamento della Chiesa verso le coppie omosessuali sono i temi che sono tornati più spesso”, ha illustrato il vescovo Helmut Dieser. Ma sono emerse differenze, ha continuato Birgit Mock, e “tensioni che sono normali in una società moderna. E la prima e più importante consapevolezza è che non possiamo evitarle, ma piuttosto entrarci dentro”. Quanto al tema del ruolo della donna, secondo Dorothea Sattler “abbiamo l’opportunità epocale, vescovi e laici insieme”, di aprire la discussione sui temi della parità di genere nel magistero. Secondo il vescovo Franz-Josef Bode, “poiché la nostra cultura è così segnata” da questo tema, è necessario che anche nella Chiesa a tutti i livelli e in tutti gli ambiti” diventi realtà. Tra le indicazioni emerse, quella di cercare un collegamento anche con altri cammini simili che la Chiesa in Francia, in Australia, in Svizzera, in America latina sta vivendo, e di fare in modo che “l’universalità della Chiesa” sia meglio rappresentata anche nel cammino tedesco con la presenza di osservatori da altri Paesi del mondo e non solo dell’Europa.