Rispetto al target previsto dall’Ecdc per il 31 marzo, sulla somministrazione dei vaccini l’Italia è oggi al 18,7%. Insieme alla disponibilità dei vaccini è fondamentale avere personale adeguatamente formato. Solo 9 Regioni hanno emesso bandi per reclutare nuovo personale. La diffusione del virus sembra aver raggiunto il plateau. Ma preoccupa l’emergere dei primi focolai di variante inglese che potrebbe far peggiorare di nuovo lo scenario. È il momento della massima attenzione. Questa la fotografia scattata dalla 38ª puntata dell’Instant Report Covid-19, iniziativa dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’Università Cattolica di confronto sistematico sull’andamento della diffusione del Sars-CoV-2 a livello nazionale, diffusa oggi. L’analisi riguarda tutte le 21 Regioni e Province autonome italiane.
“Continua il monitoraggio degli aspetti organizzativi legati al vaccino anti Covid -19. Analizzando le vaccinazioni effettuate finora – afferma Americo Cicchetti, direttore Altems – il Veneto ha effettuato – in media – 26.024 inoculazioni per punto di somministrazione, seguito da Emilia-Romagna, Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Puglia”. Strategico, secondo il professore, “un fronte comune per garantire l’accesso alle vaccinazioni a tutta la popolazione in modo capillare e rapido. L’emergenza corre veloce, dobbiamo superarla con una forte accelerazione nel piano vaccinale, ma per questo servono piattaforme logistiche e personale formato”.