Nel periodo 13 gennaio-26 gennaio l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,84 (range 0,76– 1,02), una stima simile a quella della settimana precedente, però con un range che supera l’uno nel limite superiore. Lo rivela il report del monitoraggio sulla situazione Covid-19 di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità relativo al periodo 25-31 gennaio, con dati aggiornati al 3 febbraio.
Secondo il documento, aumentano le Regioni a rischio alto: tre contro una della settimana precedente. Sono undici quelle con rischio moderato e sette con rischio basso. Umbria e Provincia autonoma Bolzano hanno un Rt puntuale maggiore di 1. Stabile il numero di Regioni e Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (7 Regioni e Province autonome), ma complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione.
“Questa fase delicata dell’epidemia e questi iniziali segnali di contro-tendenza potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente realizzate misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale anche in considerazione della circolazione delle varianti Voc202012/01 e P.1 in alcune aree di Regioni italiane”, si legge ancora nel report che conferma “la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone”.