“Avvertiamo tutti la struggente necessità di comunità che dicano la fede che le costruisce. Che parlino ‘senza parole’, ma con la loro vita e con il loro stile di vita, ed attestino che la fraternità è possibile non solo tra noi ma anche, in Dio, con l’umanità intera. Abbiamo bisogno di Comunità che trasmettano la speranza e contagino con il buon vivere del Vangelo”. Lo afferma il vescovo di Lucera-Troia, mons. Giuseppe Giuliano, nel messaggio inviato alla diocesi per la Quaresima 2021.
“Mi sono sempre considerato un pellegrino che chiede ospitalità a chi può darmi un sorso di preghiera e di fraternità”, rivela il vescovo, aggiungendo che “mi ritrovo bisognoso di comunità che offrano spazi di vicinanza, di incontro, di condivisione”. “Comunità cristiane – spiega che siano luoghi, negli accordi ed anche nei disaccordi personali, dove si sperimenta senza timore il dono divino della comunione. In perseverante stato di conversione all’amore di Dio. ‘Comunità di permanente misericordia’, insomma”. “Comunità che tentano, almeno, di vivere la misericordia e ne rendono testimonianza”, prosegue mons. Giuliano. “Comunità che siano strumento di Dio per la pace tra e nelle famiglie, per la fraternità tra le parrocchie, per la comunione tra le Chiese e nella Chiesa intera, ‘perché il mondo creda’. Comunità che siano un piccolo e desiderato pezzo di cielo in cui il Signore dei cieli si mostra e ‘insaporisce’ la terra. Per essere benedizione, pur in mezzo alle maledizioni del mondo”.
Secondo il vescovo, “abbiamo bisogno tutti, a cominciare da noi preti, di comunità che rendano testimonianza che le tante debolezze umane vengono guarite e sostenute dall’abbondanza inesauribile della grazia divina”.