La Caritas diocesana di Urbino-Urbania-Sant’Angelo “necessita di uomini e donne che mettano in campo il loro impegno, la loro voglia di riscatto e la forza fisica. Persone capaci di fare comunità con umiltà”. Questo l’appello diffuso dalla Caritas diocesana in una nota nella quale viene spiegato che “quest’ultimo anno, con il virus Covid-19, ha visto la nostra sede svuotarsi e mutare il suo aspetto per adeguarsi a quanto è stato richiesto per fronteggiare la pandemia”. “La Caritas di Urbino – prosegue la nota -impegnata attivamente su tutto il territorio diocesano è stata costretta a limitare gli spostamenti ma ha comunque portato avanti il suo compito seguendo norme e restrizioni”. “Le fasce d’età maggiormente colpite sono le stesse che in genere riescono a spendere parte del loro tempo nel volontariato, perciò si è voluto preservare la salute dei più a rischio. I settori che più hanno risentito di questa crisi – viene precisato – sono stati quelli dei servizi in cui è necessario l’incontro diretto con l’altro. Infatti lì dove si è potuto, si sono attivati i canali telefonici piuttosto che i canali telematici”.
E se la distribuzione del vestiario è stata interrotta del tutto sin dai primissimi tempi, la consegna degli aiuti alimentari non si è mai arrestata. Prima grazie al servizio porta a porta, poi presso i magazzini, previo appuntamento.
“A volte bastano poche ore alla settimana o al mese per fare la differenza e per essere preziosi a chi ne ha bisogno”, spiegano dalla Caritas diocesana invitando chi volesse dedicare parte del proprio tempo svolgendo del volontariato – nei settori magazzino viveri, magazzino vestiti – a telefonare in sede (allo 07222949, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13) oppure a scrivere una mail a info@caritasurbino.it per comunicare la propria disponibilità.