“Gabriele era un giovane del suo tempo, pieno di vita e di entusiasmo, animato da un desiderio di pienezza che lo spingeva oltre le realtà mondane ed effimere, per rifugiarsi in Cristo. Ancora oggi, egli invita i giovani a riconoscere in se stessi il desiderio di vita e di appagamento, che non può prescindere dalla ricerca di Dio, dall’incontro con la sua Parola, dal servizio ai fratelli, specialmente i più fragili”. Lo scrive Papa Francesco nelle lettera inviata al vescovo di Teramo-Atri, mons. Lorenzo Leuzzi, in occasione dell’inizio delle celebrazioni giubilari al santuario di San Gabriele dell’Addolorata. L’auspicio del Pontefice è che questo “giovane passionista” possa “guidare il cammino delle persone consacrate e dei fedeli laici nella tensione di amore verso Dio e verso il prossimo”.
Soffermandosi su “questo tempo di emergenza sanitaria e di conseguente fragilità economica e sociale”, il Papa ribadisce la necessità che “i discepoli del Signore diventino sempre più strumenti di comunione e di fraternità”, “estendendo agli altri la carità di Cristo” e “irradiandola con atteggiamenti concreti di vicinanza, tenerezza e dedizione”.
Infine, l’auspicio che “le manifestazioni programmate per il Centenario possano ravvivare l’affetto e la devozione di quanti vedono in questo Santo così amato un esemplare testimone del Vangelo e un intercessore presso Dio”.